La sera del 12 settembre 2008 moriva suicida David Foster Wallace, filosofo e scrittore considerato tra i grandi della sua generazione. Ha scritto saggi, romanzi, racconti e articoli per riviste, sperimentando di volta in volta forme e architetture di scrittura differenti, ma sempre straordinarie buy a research paper for college . Come lui stesso afferma, in un’intervista di Dave Eggers per la rivista The Believer, i suoi scritti sono il frutto di un lavoro caotico e ricco di idee, al fine del quale sopravvivono nella versione finale solo le cose vive e vere.
Due anni dopo la sua morte, David Lipsky ha trascritto una serie di conversazioni avute con David, fancendone un libro dal titolo eloquente: “Come diventare se stessi“. Nel libro si scopre molto dell’autore, pagine intense in cui parla del senso del suo lavoro, del rapporto strano con il successo, dello smarrimento di una generazione stranger in the village essay . Si scoprono tante cose che possono far comprendere una figura tanto geniale, quanto fragile order your essay .
Dire di Foster Wallace è un’impresa difficile, perchè mette ognuno di fronte a come quelle cose le avrebbe dette lui. Per questo desideriamo ricordarlo con le sue stesse memorabili parole pronunciate il 21 maggio 2005 durante la cerimonia della consegna dei diplomi al Kenyon College health care reform essay .
Parole così vive, così vere, così umane che sono state raccolte in un piccolo libro dal titolo “This is water”, “Questa è l’acqua” che qui di seguito riportiamo integralmente nella versione italiana.
Questa è l’acqua – di David Foster Wallace
Ci sono questi due giovani pesci che nuotano insieme, e a un certo punto incontrano un pesce più vecchio che nuota in direzione opposta, il quale fa un cenno di saluto e dice, “‘Giorno, ragazzi, com’è l’acqua?”. I due giovani pesci continuano a nuotare per un po’, e infine uno dei due si rivolge all’altro e fa, “Che diavolo è l’acqua?”
Se temete che io intenda presentarmi a voi come il pesce vecchio che spiega cos’è l’acqua, non preoccupatevi. Non sono il vecchio e saggio pesce. Il punto fondamentale della storiella dei pesci è che le realtà più ovvie, ubique e importanti spesso sono quelle più difficili da vedere e di cui è più difficile parlare custom writing accounting practice set . Detto in questi termini, naturalmente, non è che un luogo comune -ma il fatto è che, nelle trincee quotidiane dell’esistenza adulta, i luoghi comuni possono essere una questione di vita o di morte how to write an essay response to a book . Potrebbe suonare come un’iperbole, o un’insensata astrazione. Scendiamo nel concreto, allora…